Solare obbligatorio in California: conviene? E in Italia?

Negli Usa si scatena il dibattito tra settore immobiliare ed energetico


La California Energy Commission ha stabilito che dal 1° gennaio 2020 sui nuovi immobili residenziali del Golden State dovranno essere installati impianti fotovoltaici.

Insieme agli incentivi all’utilizzo di batterie per l’accumulo energetico e di pompe di calore per produrre l’acqua calda sanitaria, oltre agli interventi con cui migliorare l’isolamento termico dell’involucro edilizio, l’obbligo del fotovoltaico è uno dei punti forti del piano del governatore Jerry Brown per ridurre del 40% le emissioni da combustibili fossili entro il 2030.

Aspettando quella data o anche solo che le case costruite dal 2020 consumeranno il 53% di energia in meno, il primo effetto della normativa è stato un forte dibattito esploso tra ambientalisti e industrie che producono fotovoltaico da una parte e gli esperti del mercato immobiliare dall’altra, visto che una casa dotata di pannelli fotovoltaici costerà in media 10mila dollari in più.

Conti alla mano, però, alla lunga la sostenibilità premia: rispettare i prossimi requisiti garantirà, infatti, circa 19 mila dollari di risparmi cumulativi in trent’anni, per via delle bollette più leggere e delle minori spese complessive per la manutenzione.

In Italia una misura simile esiste da tempo, come spiega il portale Qualenergia.it:

“In tutti gli edifici residenziali nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti (sopra mille mq di superficie utile), bisogna coprire determinate percentuali dei consumi energetici con le risorse verdi.

In particolare dal primo gennaio 2018, gli impianti alimentati a fonti rinnovabili devono soddisfare il 50% dei consumi previsti in fase di progetto per produrre l’acqua calda sanitaria, e il 50% della somma dei consumi calcolati per il riscaldamento/raffrescamento e l’acqua calda.

Sul lato elettrico, invece, è la formula P=S/k a determinare la potenza degli impianti che devono essere installati nell’edificio, dove S è la superficie in pianta, misurata in metri quadrati, mentre k è un coefficiente (mq/kW) che è aumentato progressivamente negli anni passati, arrivando a 50. 

Quindi, in sostanza, una nuova casa di 100 mq dovrà avere un sistema fotovoltaico da almeno  2 kW.”