Ampliamento Salumificio San Domenico:
il cantiere in montagna
Il 6 settembre è iniziata la 22esima edizione del Festival del Prosciutto di Parma e in onore di questa celebre e sentita manifestazione vogliamo raccontarvi una delle nostre esperienze tra le più difficoltose e soddisfacenti: l’ampliamento del Salumificio San Domenico.
Nel gennaio del 2016 Bucci Spa, in collaborazione con il Geometra Fernando Mercadanti e la STP Engineering, iniziano i lavori per l’ampliamento del salumificio consistente nella realizzazione di nuovo corpo di 3 piani comprendenti: cantina, stanza di lavorazione e stanza di stagionatura.
Il cantiere era situato nelle montagne di Tizzano e il progetto era diviso secondo le classiche fasi di esecuzione che prevedono: la costruzione delle fondazioni, della struttura in elevazione, i solai, l’ascensore, le murature di tamponamento e infine tutte le opere interne compreso pavimenti, impermeabilizzazioni e isolamenti delle celle. Stavolta però era presente un particolare, un problema che avremmo dovuto risolvere subito. Nei pressi del cantiere infatti vi era una scarpata di roccia alta quasi dieci metri che non poteva esser tralasciata, così, oltre a doverci occupare dell’ampliamento, abbiamo innalzato una parete con dei pali e delle lastre predalles in modo da poter sorreggere l‘enorme scarpata.
Lavorare all’aperto nei periodi invernali è spesso difficile ma stavolta il cantiere era ubicato in montagna, dove il vento e le temperature peggiorano fortemente le condizioni.
Le difficoltà infatti non si limitarono alla costruzione della parete per la scarpata, avendo passato circa due inverni in cantiere i lavori hanno spesso fatto i conti con temperature molto fredde e diversi centimetri di neve, che hanno portato i costruttori a dover spalare la neve più volte per poter proseguire i lavori o addirittura accedere alle postazioni.
Il lavori si sono conclusi nel novembre del 2018 e per la loro realizzazione sono stati impiegati circa 3000 mc di calcestruzzo e circa 350 mila kg di ferro da armatura.
