Il ddl Bilancio 2024: le opportunità per il settore edile

Questo rallentamento è attribuibile principalmente alla debolezza dei consumi e alla stagnazione degli investimenti, questi ultimi ostacolati dall’aumento dei tassi di interesse.

Nel biennio 2021-2022, il settore delle costruzioni è stato un motore significativo della crescita economica italiana, contribuendo per circa un terzo all’aumento del PIL. Questo successo è stato alimentato dal Superbonus al 110% e dalla possibilità di cedere il credito o optare per lo sconto in fattura, stimolando il settore del recupero abitativo.

Le soluzioni per il comparto: rigenerazione urbana e superbonus

Tuttavia, le modifiche proposte al Superbonus nel Ddl Bilancio, con una riduzione dell’aliquota al 70% nel 2024 e la limitazione della cessione del credito, preoccupano il comparto a causa dei potenziali impatti negativi sui livelli produttivi nel settore della manutenzione.

Soprattutto, la proroga biennale della detrazione IRPEF al 50% sull’IVA pagata sull’acquisto di abitazioni in classe A e B, in scadenza a fine anno, è una richiesta chiave per il settore edile. Tale misura, se inclusa nel Ddl Bilancio 2024, incentiverebbe la domanda di abitazioni di nuova generazione, affrontando al contempo le sfide del prelievo fiscale attuale.

Inoltre, proponiamo considerazioni sul Superbonus suggerendo una proroga semestrale per i lavori condominiali in corso, garantendo il completamento dei progetti di riqualificazione che, a causa di modifiche normative continue, rischiano di subire ritardi involontari.

Come nel biennio 2021-2022, il comparto edile può e deve tornare a essere il motore trainante dell’economia e dello sviluppo: il Paese ha bisogno di continuare a proseguire sulla strada del progresso e della crescita, il comparto edile è pronto a fare la sua parte come sempre ha fatto, ma servono soluzioni immediate e ragionate.