Il torrente Parma,
una vita lungo le sue acque
Presentato in Pilotta il volume che raccoglie vita e storie del torrente Parma,
nell’anno del trentennale della Bucci spa. L’evento è proseguito con la mostra sotto i Portici del Grano
Sono storie di vita dura, di poesia, di lavoro e di sogni sussurrati nelle verdi valli del parmense, con un unico denominatore: il fluire eterno del suo torrente, che scorre dall’Appennino Tosco-Emiliano fino al Po per una lunghezza di 90 chilometri. Questo, in sintesi, ci restituisce la lettura de Il torrente Parma. Storie e immagini, affascinante affresco di racconti e paesaggi che cattura l’essenza di un territorio ricco di storie, cultura e tradizioni.
Il pescatore Bianchini e le sue albe che sembrano sanguinare; i pellegrini filiformi dello scultore Spaggiari; il mite don Luigi, un don Camillo che invece di essere spedito in esilio in montagna per acquietare un carattere troppo sanguigno, viene inviato dal vescovo a valle, nella Bassa più profonda; l’eremo di Quaredi nelle parole delicate di Giovanni, che racconta come un giorno comprò il mulino della Brea: 700 mila lire, una cavalla e un puledro. La storia del Torrente Parma è data dalla somma delle esistenze delle persone che, lungo le sue placide e silenziose sponde, lo vivono e lo contemplano.
Il volume intende umanizzare il paesaggio, portando in primo piano le storie di chi vive il torrente e la sua terra. Le immagini sono il palcoscenico su cui si svolgono drammaturgie quotidiane, dove la natura e l’umanità si incontrano in un dialogo senza tempo: un viaggio dentro la memoria e l’identità di un luogo profondamente caro.
La presentazione del foto-racconto edito da Dario Cimorelli, con Gazzetta di Parma media partner, si è svolta nell’incantevole palcoscenico dell’Auditorium del Complesso Monumentale della Pilotta nel corso di una tavola rotonda moderata dalla professoressa del’Unipr Sara Martin.
Presenti Marco Gualazzini, fotoreporter autore delle immagini, Mariachiara Illica Magrini, giornalista e autrice dei testi; Carlo Bucci, presidente di Bucci Spa e ispiratore del progetto che festeggia il trentennale dell’attività aziendale, e Gianluca Signaroldi, direttore creativo di unsocials.
La serata è proseguita con la Vernissage della mostra fotografica sotto i Portici del Grano, dove le immagini del libro hanno preso vita, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nell’atmosfera e nelle storie del torrente Parma.
Carlo Bucci: se sei nato e vissuto a Reno, la Parma è per te la Perma, e rappresenta un punto fermo: un elemento che sicuramente ha accompagnato la tua vita. Era, per noi bambini, fondamentale punto di svago e meta di divertenti scorribande a pesca di barbi e cavedani. È stata la sovrapposizione di quei ricordi ad aver consolidato, dentro di me, l’emozione che ancora mi suscita guardare il fiume. Così, quando una sera d’estate ho cominciato a pensare a un’idea per celebrare i trent’anni di attività dell’azienda, l’occhio è caduto su alcuni pezzi di radici arrotolate che, raccolte dal greto del torrente, ancora abitano il mio giardino. Allora non ho avuto dubbi: la Parma, il mio torrente, doveva essere l’ispirazione del progetto.