L’eleganza della storia
Palazzo Hotz vede origini lontane, ancor prima dell’Unità d’Italia. I primi disegni della pianta dell’edificio risalgono al 1833 ma la sua concessione edilizia è datata 1807.
Il palazzo venne eretto su quattro livelli e tre piani, in uno dei quartieri più importanti della città, tra Borgo Retto, ex via Corsica, e Borgo delle Colonne.
Al pari della rinomata via Farini, Borgo Retto era sede del mercato, delle botteghe artigiane e della vita mondana. Lì vivevano conti e nobili, vicino alla Chiesa di San Francesco del Prato, edificio ecclesiastico più imponente del Duomo di Parma.
La famiglia Hotz
Le ricerche storiche portano alla luce la storia nobile di questo palazzo. Grazie alla sua posizione di prestigio e gli ampi appartamenti che vi si trovano, fu di proprietà di famiglie nobili.
Tra i nomi spiccano i conti Maraffi, i conti Leggiadri Gallani, Crescenti Malaspina e la famiglia del Ministro delle Finanze del Ducato di Parma, Antonio Lombardini. Poi l’edificio passò di proprietà alla nipote del vescovo Neuschel, Francesca Illes, che lo lasciò intorno al 1890 alla nipote Giustina Illes sposata con Luigi Hotz.
Da questo momento ha inizio la lunga storia della famiglia Hotz in questo palazzo signorile ma di semplice fattura. Gli Hotz, famiglia austriaca, erano abili argentieri arrivati con la corte della Duchessa Maria Luigia a Parma.
Per 130 anni questa famiglia è stata proprietaria di questo palazzo che nel tempo non ha mai subito radicali stravolgimenti e mantiene ancora oggi le caratteristiche delle residenze nobili di Parma. Un grande edificio unico, suddiviso tra il piano nobile e quello della servitù.
Il Palazzo Hotz
La facciata di Palazzo Hotz è cambiata nei secoli, ma senza tuttavia subire radicali stravolgimenti. In ogni angolo di questo edificio si respira la sua storia e quella dei suoi abitanti. Si ammirano ancora gli affreschi e le cornici originali, in questi ambienti rimasti soavemente fermi nel tempo.
Palazzo Hotz subisce le sue trasformazioni in modo quasi impercettibile a livello strutturale. Cambiano gli usi degli spazi ma resta immacolata e ben visibile la sua origine. Una sorpresa inaspettata e rara nella vita di un progettista edilizio.
La ristrutturazione
La filosofia della ristrutturazione di Palazzo Hotz si basa sul rispetto della sua storia per volontà di Carlo Bucci, presidente di Bucci Spa, e dei suoi stretti collaboratori. Questo Palazzo merita un attento e lungo ascolto, nel rispetto del suo vissuto e Palazzo Hotz vede a sua rinascita con la massima sensibilità in tal senso. Questo lavoro riporta la dimensione e il valore che hanno vissuto i suoi abitanti.
Il complesso di 1.800 mq vede realizzati 18 appartamenti che vanno dai 40 mq ai 150 mq. La ristrutturazione di Palazzo Hotz vedrà convivere la bellezza della sua storia con le migliori tecnologie domotiche per il controllo di ogni appartamento, riscaldamento a pavimento, adeguamento sismico ed energetico nel rispetto delle più stringenti norme vigenti.
I nuovi proprietari potranno anche godere dei benefici fiscali derivanti dai bonus energetici e sismici statali. Gli appartamenti sono personalizzati nella fase finale per ogni suo nuovo proprietario.
Il rispetto della storia
Il lavoro di Bucci Spa vede una ricerca meticolosa per ogni materiale e riporta al loro splendore affreschi e cornici originali. I serramenti, i pavimenti e i dettagli non recuperabili sono stati pensati per essere riprodotti nelle loro fattezze storiche dai migliori artigiani di Parma. I suoi colori sono stati scelti con base naturale.
Una scelta verso la qualità e l’autenticità che rispecchia questa storia. Dalle sue finestre più alte si scorgono i campanili delle chiese e la cupola del Duomo di Parma. Il rosso cardinale, scelto per la facciata esterna, diventa simbolicamente il colore dell’illustre passato di questo edificio.
Il lavoro di recupero di Bucci Spa ridà alla residenza Hotz l’aspetto di quella bella e nobile donna che è stata.