Tetti verdi e giardini verticali: case più sane e risparmi fino al 30%
La nuova frontiera per la sostenibilità diventa legge a New York
I tetti verdi sono uno ‘stratagemma’ ecologico che a New York stanno adottando con frequenza e da poco sono diventati addirittura obbligatori per legge, almeno per i nuovi edifici. Si tratta di un provvedimento incluso nel Climate Mobilization Act del sindaco De Blasio, che punta ad intraprendere una serie di iniziative per rendere la Grande Mela più sostenibile.
I nuovi edifici, residenziali o commerciali, e tutti quelli che vengono sottoposti a ristrutturazioni dovranno quindi avere il tetto ricoperto di piante o pannelli solari o turbine eoliche o una combinazione dei tre. Un percorso virtuoso già avviato anche da altre amministrazioni oltreoceano: Toronto, San Francisco, Portland, Denver.
New York punta in alto e con questa legge vuole prati all’inglese, orti o addirittura foreste cittadine in cielo. Un nuovo volto quindi per NY e da cui anche il nostro Paese dovrebbe prendere esempio, soprattutto nelle grandi città. Nel provvedimento, infatti, oltre che di tetti verdi (green roofs) si parla di limiti di emissioni per alcuni tipi di edifici od obbligo di misure per il risparmio energetico e l’efficienza degli impianti di riscaldamento, oltre che chiudere diverse centrali a petrolio o carbone ai confini della città stimando che, così facendo, entro il 2050 si potrà ridurre le emissioni inquinanti dell’80%.
Anche in Italia esistono bellissimi esempi di tetti verdi o giardini verticali. Bucci Spa ha, per esempio, realizzato a Parma, nel nuovo quartiere dell’Eurosia, il giardino verticale di Casa Blu, insieme allo Studio Zanlari che si è aggiudicato il prestigioso premio Regula 2018 assegnato dall’Accademia nazionale di San Luca in Roma con il patrocinio di Mibact, Consiglio superiore dei lavori pubblici, Ance, Consiglio nazionale degli architetti e Istituto nazionale di architettura. La villa è stata pensata come esercizio per far partecipare l’architettura contemporanea al nostro mondo visivo padano. Chi proviene dalla città trova una facciata pensile a verde verticale, un’ideale prosecuzione percettiva verso la campagna. Ma oltre all’indubbia qualità estetica, i giardini pensili e verticali hanno innumerevoli vantaggi.
Altri esempi in Italia: come ricorda il Sole 24 Ore, alcune aziende hanno iniziato a progettare tetti verdi per le loro sedi. Fra le prime a impegnarsi in tal senso ci sono la Daku Italia, l’altoatesina Climagrün e la triestina Harpo che nele sue sedi lungo lo stivale ha installato piante sulle coperture dei garage e sui tetti. A Milano negli anni scorsi è stato avviato il progetto Habitami, promosso da Legambiente e dal Comune per la rigenerazione energetica dei condomini. Tra i veri esempi che si possono citare, si ricorda il famosissimo Bosco Verticale dell’architetto Stefano Boeri nel quertiere Isola, all’interno del Centro Direzionale di Milano, un gioiello dell’architettura più green. Lo studio Piuarch insieme al paesaggista Corneliu Gavrila ha invece trasformato 300 metri quadrati del tetto di un palazzo di Brera in un orto fra i cortili, dove crescono verdure e piante officinali. A Torino, l’associazione OrtiAlti ha lanciato una rete di orti di comunità partendo dal tetto di un edificio comunale, la Fonderia Ozanam.
Ma quali sono gli effetti positivi dei tetti verdi o giardini pensili?
I tetti verdi, giardini pensili o verticali sono efficaci nel contrastare la presenza di Co2 nell’aria, ma fungono anche da isolanti termici per gli edifici. I tetti verdi riescono ad abbassare notevolmente la temperatura interna all’edificio, ma anche esterna, riducendo così il bisogno di climatizzatori e condizionatori. Si pensi come questo stratagemma, in un quartiere industriale di solito altamente cementificati e torridi nei periodi estivi, possa incidere positivamente e ridurre l’effetto delle “isole di calore”. I tetti verdi tuttavia hanno effetti positivi anche durante l’inverno. Questi riescono, infatti, ad assorbire fino al 50% di acqua piovana e ne regolano il deflusso nel sistema idrico della città. In generale migliorano l’isolamento termico e acustico delle abitazioni e contribuiscono a ridurre la pericolosità di eventi meteorologici estremi, come forti acquazzoni e piogge torrenziali.
Grazie ai giardini pensili o verticali si può quindi vivere in edifici meno inquinati. Inoltre, questi interventi possono aumentare anche del 15% il valore iniziale dell’immobile. Non da sottovalutare il risparmio economico. Come spiega il Corriere della Sera, l’inserimento di un tetto verde può permettere di tagliare le spese di riscaldamento e raffreddamento, con un risparmio fino al 30% sulla bolletta. Ma il tetto verde aumenta anche la durata della struttura, visto che gli strati impermeabili sono protetti dall’escursione termica, dal gelo, dai raggi UV e da danneggiamenti meccanici.
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